Sciopero turismo e terziario: in 1000 a Napoli dalla Puglia

Oltre 1000 lavoratrici e lavoratori iscritti alla UilTucs dei settori turismo e commercio si sono riversati a Napoli per la manifestazione delle regioni del Mezzogiorno nell’ambito della giornata di sciopero proclamata da UilTucs, Filcams e Fisascat.
“Adesso basta – esclama Marco Dell’Anna, segretario generale della UilTucs Puglia – sono anni che i lavoratori di questo settore vengono maltrattati, con i contratti di terziario e turismo bloccati. Da questo governo non arrivano risposte per tante persone che lavorano in settori strategici, che durante la pandemia hanno contribuito a salvare l’economia italiana: un comportamento gravissimo alla luce della situazione economica del Paese, con i salari erosi dall’inflazione e il potere d’acquisto ridotto all’osso, in particolare nel Mezzogiorno. Se non arriveranno segnali, continueremo con la nostra mobilitazione: i numeri dell’adesione allo sciopero dimostrano che i lavoratori, che il Paese reale condivide la nostra battaglia”.
Altissima l’adesione allo sciopero, mediamente oltre l’80%, con punte del 100% come in appalti Adisu LADISA su Lecce e addirittura chiusura dei punti vendita in aziende come Unieuro Bari e Lidl Taranto.
A Napoli anche una nutrita delegazione della confederazione UIL.
“La battaglia di questi lavoratori – fa eco Gianni Ricci, segretario generale UIL Puglia – è la battaglia di tutti noi. In questo Paese e specialmente al Sud c’è una questione salariale e di sicurezza urgente, ma il Governo sembra non accorgersene. Siamo scesi in piazza il 17 novembre e l’1 dicembre con tutti gli altri settori publici e privati, oggi ci torniamo con i lavoratori di turismo e terziario, sintomo che il malcontento è trasversale e condiviso dalla gente. Una cosa vorrei fosse chiara: la mobilitazione sindacale è appena cominciata”.

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