Quarta vittima sul lavoro a Bari in 15 giorni: fermiamo la strage!

“Un’altra vita spezzata, la quarta in appena due settimane. Continuiamo a contare le vittime sul lavoro, nell’assordante silenzio delle istituzioni che ancora oggi non hanno fatto nulla di concreto per garantire la massima sicurezza di lavoratrici e lavoratori nei luoghi di lavoro. Ci troviamo a dover ripetere ancora una volta quelle per noi sono richieste fondamentali e non più procrastinabili: più controlli e più ispettori, il rispetto delle norme in materia di sicurezza, l’estromissione dai bandi pubblici delle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi, l’istituzione di una procura speciale in materia e la riapertura della discussione sui lavori usuranti” dichiara Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo nazionale Uil e commissario straordinario Uil Puglia.


“Oggi piangiamo un 25enne travolto e ucciso da un’auto mentre sfalciava l’erba sulla strada provinciale 231 all’altezza di Terlizzi, e ci chiediamo se questa tragedia poteva essere evitata, se una maggiore attenzione alle norme sulla sicurezza avrebbe potuto evitare la morte di un ragazzo intento a lavorare. Quando abbiamo lanciato la nostra campagna Zero morti sul lavoro, hanno parlato di utopia, ma noi non possiamo pensare che tutto ciò sia inevitabile. Noi siamo fermamente convinti che le lavoratrici e i lavoratori debbano svolgere le loro mansioni nella completa sicurezza e che ci sono norme e accordi che mirano proprio ad azzerare questi numeri. Il rispetto e l’inasprimento di queste norme deve essere un carico di cui tutti, politica, istituzioni e parti datoriali devono farsi carico, con responsabilità”.

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