Puglia, emergenza occupazione: 300.000 lavoratori in meno nei prossimi 10 anni
“La Puglia perderà più di 300mila lavoratori in dieci anni. Lo studio condotto dalla Cgia di Mestre mostra un lento ed inesorabile declino legato al calo demografico che ormai è inesorabile e solo in minima parte tamponato dall’immigrazione. Lo spopolamento minerà la sopravvivenza soprattutto delle micro e piccole imprese, quindi gran parte del tessuto economico della Puglia. La difficoltà di far quadrare i conti partirà dallo Stato e dalle amministrazioni locali che non riusciranno a sostenere i costi della spesa sanitaria, pensionistica, farmaceutica e assistenziale. E di fronte a questo ineluttabile declino cosa fa il Governo? Nulla o molto poco” sostiene il segretario generale della Uil Puglia, Gianni Ricci.
La Puglia in questo scenario è settima, con una perdita prevista di lavoratrici e lavoratori pari al 12,25%. Sarà Taranto a pagare il conto più alto di questo calo demografico con una perdita di popolazione in età lavorativa del 13,47%, seguono Brindisi (-12,92%), Foggia (-12,83%), Bat (-12,28%), Lecce (-12%) e Bari (-12%). “Per una volta questa situazione non è frutto delle ataviche mancanze della Puglia e del Meridione. Tutte le province italiane, tranne una, subiranno questa riduzione nei prossimi dieci anni. Questo significa che il problema riguarda la mancanza di una seria programmazione di lungo periodo delle politiche del lavoro e delle politiche sociali nel loro complesso. Il benessere della società e quindi delle famiglie è direttamente correlato al benessere economico che passa non semplicemente dal lavoro, ma dalla qualità del lavoro. All’inizio di quest’anno abbiamo lanciato una campagna contro i lavoratori fantasma, tutte quelle persone private dei diritti e delle tutele su cui era stato immaginato il mondo del lavoro in Italia. Un sistema che pian piano continua ad essere scardinato nel silenzio di tutti. Un meccanismo contorto che si autoalimenta, portando le lavoratrici e i lavoratori ad accettare condizioni squalificanti perché la prospettiva non accenna a migliorare. Noi vogliamo che questa rotta si inverta, chiediamo ancora una volta il rinnovo dei contratti nazionali scaduti, chiediamo di scardinare le regole che consentono il proliferare di lavori precari e chiediamo contratti di lavoro stabili, gli unici in grado di far emergere il popolo sommerso dei lavoratori fantasma. Per questo sabato saremo a Roma per la manifestazione congiunta con Cgil su salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari. Una manifestazione che dal Circo Massimo porterà il popolo dei lavoratori in piazzale Ostiense dove il nostro segretario generale nazionale, PierPaolo Bombardieri e il segretario della Cgil, Maurizio Landini presenteranno le proposte della nostra piattaforma congiunta” conclude Ricci.