Posa: “Dpcm Cura Italia punto di partenza, ora i Comuni riducano Tari e Tosap e sospendano i parcheggi a pagamento”
“Il DPCM ha dato delle risposte importanti su vari aspetti, certamente non rispondenti e risolutive a tutte le aspettative di ciascuno stante il fatto che per chiunque è sempre più facile approfittare del momento delicato per sollevare polemiche utilizzando la politica del “più uno”.
Lo dichiara Vincenzo Posa, coordinatore della UIL per la provincia della BAT.
“A chi non piacerebbe veder soddisfatte tutte le esigenze e magari con celerità? Purtroppo, però, la politica del tutto e subito non è possibile praticarla. Oggi sul tavolo ci sono delle priorità irrinunciabili, due delle quali stanno assumendo sempre più aspetti drammatici: la sanità con la pandemia del coronavirus e l’economia generalmente intesa, per lo Stato, le imprese, l’occupazione, le famiglie. E’ doveroso e imprescindibile che i controlli diventino sempre più continui, assidui ed incisivi, affinché le uscite di casa non debbano essere il risultato di pericolose furbizie che allungano i tempi della sconfitta del coronavirus e mettono a repentaglio la vita delle persone. Così come sarebbe opportuno mettere da parte la contrapposizione, la polemica strumentale dei soliti tifosi ad ogni costo, degli urlatori di ogni colore o appartenenza politica e di ogni livello”.
“In questi momenti – continua Posa – è d’obbligo mettere in campo tutte le soluzioni possibili per il rilancio del settore sanitario e ospedaliero, ma anche il pilastro dell’economia a partire dal lavoro, perché solo il lavoro attraverso il sostegno alle imprese, all’occupazione ed alla produttività di ogni comparto generano ricchezza, danno dignità e una migliore qualità della vita alle famiglie. Il territorio nazionale è interessato dalla chiusura della quasi totalità di aziende, una scelta molto sofferta ma necessaria che provocherà un danno enorme alle imprese, ai lavoratori ed alle famiglie, il che si ripercuoterà immancabilmente sui consumi e sulle economie dello Stato e dei territori. Bene, quindi, ha fatto il Governo ad intervenire per contenere l’escalation delle perdite economiche che si stanno accumulando giorno dopo giorno. Certo, si poteva osare di più, ma non è il momento delle disquisizioni: è l’ora del fare, dell’agire”.
“Secondo quanto emerso dai dati Istat, la BAT è in una condizione di grande sofferenza, le aziende chiudono, la disoccupazione cresce senza sosta e all’orizzonte non si intravede nulla di buono e di positivo in termini di rilancio economico e occupazionale. Per cui è opportuno che qualcosa di più a livello locale si possa e si debba fare sotto il profilo economico per sostenere le popolazioni quantomeno nell’immediato e per la durata della crisi; è doveroso quindi un appello ai comuni affinché si facciano carico della ”riduzione” di almeno il 50% delle imposte comunali Tari e Tosap (riduzione e non proroga o rateizzazione), così come è auspicabile la sospensione del parcheggio sulle aree blu”.