Operaio morto sulla A14, Busto: “Misure immediate per fermare la strage”
“Quanto ancora dovrà durare questa strage silenziosa? Per quanto ancora lo sviluppo e il profitto ad ogni costo dovranno prevalere sulla vita umana?”.
Se lo chiede il segretario generale della UIL di Puglia, Franco Busto, commentando la morte di un giovane operaio napoletano travolto questa notte da un Tir durante i lavori sulla A14, nel tratto San Severo-Foggia.
“Basta chiacchiere – è l’esortazione di Busto – l’assunzione di qualche ispettore è importante, ma non è sufficiente: servono misure d’impatto, serve riscrivere le regole, penalizzando chi non rispetta gli standard di sicurezza e non applica alla lettera i contratti di lavoro nazionale. Chi produce utili rischiando con la pelle dei lavoratori va escluso dai bandi di evidenza pubblica, a cominciare da quelli finanziati con le risorse del Pnrr”.
“Il lavoro – conclude Busto – torni ad essere fonte di vita e di realizzazione personale, non motivo di morte: le istituzioni, ad ogni livello, ne prendano coscienza e agiscano di conseguenza, il tempo degli annunci e dei messaggi di cordoglio è terminato”.