Lecce, una panchina rossa contro la violenza sulle donne
LECCE – Doppia iniziativa della Uil di Lecce per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Una panchina rossa, emblema del “posto occupato” da una donna vittima di femminicidio e simbolo universale delle azioni contro la violenza di genere, è stata inaugurata lunedì 2 dicembre, nella piazzetta antistante l’ingresso della sede territoriale Uil di Lecce, alla presenza del segretario generale della Uil di Puglia, Franco Busto. Subito dopo, nell’ex conservatorio Sant’Anna, grande partecipazione per la tavola rotonda dal titolo “Affrontiamo la violenza sulle donne” accreditata anche dall’Ordine degli avvocati di Lecce ai fini della formazione professionale.
Entrambe le iniziative sono state organizzate dal Coordinamento pari opportunità e politiche di genere e il Centro Mobbing e Stalking della Uil di Lecce, con il patrocinio di Comune di Lecce, Provincia di Lecce e Commissione provinciale Pari opportunità.
“La violenza sulle donne è un’emergenza sociale e il nostro territorio non è immune”, sottolinea Lucia Orlando, responsabile del Coordinamento Pari opportunità e politiche di genere della Uil di Lecce. “Abbiamo scelto non a caso – spiega – di installare la panchina rossa in una zona di passaggio e di grande visibilità del capoluogo salentino (la piazzetta antistante la nostra sede Uil si affaccia sul viale dell’Università), per sensibilizzare quante più persone possibili, uomini, donne, ma soprattutto i giovani”.
Nel corso della tavola rotonda si è discusso di violenza domestica, femminicidi, delle novità legislative in materia di tutela delle vittime, di conflitti e alienazione parentale. Ad aprire i lavori, i saluti del segretario generale Uil Lecce Salvatore Giannetto, del segretario generale della Uil di Puglia Franco Busto, del viceprefetto Marilena Sergi e del consigliere dell’Ordine degli avvocati di Lecce Cinzia Vaglio. Poi l’intervento dell’onorevole Veronica Giannone, segretario della Commissione bicamerale per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza sul delicato tema dell’alienazione parentale nei casi di affidamento dei figli in situazioni di violenza di genere. Quindi ha preso la parola Silvia Miglietta, assessore alle Pari opportunità del Comune di Lecce, per fare il punto sulle carenze nel sistema di assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli e lanciare l’invito ad abbandonare le parole di odio e a iniziare anche con un linguaggio nuovo, pulito, il rispetto verso l’altro. Impressionanti le cifre snocciolate da Anna Grazia Maraschio, consigliera di parità della Regione Puglia: dal 2015 al 2018 più di 6.300 donne si sono rivolte ai centri antiviolenza attivi in Puglia, con un aumento di 200 richieste tra il 2017 e il 2018. Il suo intervento ha quindi posto l’accento sulla necessità di andare oltre le leggi e di lavorare a un approccio culturale diverso, perché la violenza sulle donne è spesso una conseguenza delle discriminazioni. Ha parlato di violenza di genere e violazione di diritti umani l’avvocato Lilia Lucia Petrachi, componente della Commissione diritti umani del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Lecce e vice presidente nazionale Uia – Union internationale des avocats, mentre Teresa Chianella, presidente della Commissione provinciale pari opportunità della Provincia di Lecce, ha spiegato il ruolo e i compiti della Cpo provinciale nell’azione di contrasto alla violenza sulle donne. Per le conclusioni è intervenuta Alessandra Menelao, responsabile Uil nazionale Centro Ascolto Mobbing e Stalking, a rimarcare che le donne devono poter contare su una “rete” che le accolga e fornisca loro quel coraggio necessario a farle uscire dal spirale della violenza. In apertura di lavori, una intensa performance fra teatro e musica con un monologo sulla violenza di genere scritto e interpretato dall’attore Maurizio D’Anna con l’accompagnamento al flauto di Giorgia Santoro