La giornata della Legalità della Uil, un murale per non dimenticare

“Ogni anno abbiamo 1.200 persone che escono di casa per andare al lavoro e non tornano più. Continuiamo a sostenere che è una questione culturale che riguarda i giovani e l’opinione pubblica, è una questione sulla quale abbiamo chiesto al Governo di intervenire con delle misure precise, più ispezioni, più ispettori, abbiamo chiesto di attivare una procura speciale che si occupi di questi temi” ha dichiarato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri a Bari per l’inaugurazione del murale della Legalità, dedicato alle vittime di tutte le vittime delle mafie e nei luoghi di lavoro realizzato dall’artista Kris Rizek.

“Siamo a 31 anni dalla strage di Capaci e credo che il nostro Paese abbia sempre la necessità di ricordare quello che è successo 31 anni fa, quelle vite spezzate su quell’autostrada 29, diventata famosa in tutto il mondo. Sono quelle del dottor Falcone, della dottoressa Morvillo, di Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, nomi che vanno ricordati perché sono nomi che rappresentano dignità e identità soprattutto e non vanno rinchiusi in un nome collettivo, che è quello della scorta”. Con queste parole Matilde Montinaro, sorella del caposcorta di Falcone è intervenuta questa mattina all’inaugurazione del murale di quattordici metri realizzato dalla Uil Puglia. 

“La Uil è molto attenta al valore della legalità, è un valore che va difeso e va sostenuto. Questa iniziativa è un piccolo esempio di come l’attenzione della Uil è nel rispetto dei valori della vita. Abbiamo voluto lasciare un segno, di due persone importanti, di due testimonianze dirette di chi ha lottato e dato la vita per per la difesa della democrazia e della legalità” ha dichiarato Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo nazionale Uil e commissario straordinario Uil Puglia.

I due magistrati simbolo della lotta alle mafie da un lato e quattro lavoratori dall’altro, un murale che sarà un simbolo per la città che si appresta a cambiare il suo volto, lo ha detto anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro “Voglio ringraziare la Uil che con questo murale ha voluto tenere insieme i temi della sicurezza sul lavoro, della legalità e della giustizia, tre temi che si tengono insieme e tengono insieme anche noi e che ognuno deve avere come principi ispiratori. Mi fa piacere che abbiano scelto questo muro, il muro che delimiterà il parco della giustizia. La settimana prossima inizieranno i lavori di demolizione e questo murale avrà un valore simbolico perché ogni persona che passerà di qui vedrà i volti di Falcone e Borsellino, due persone che insieme alle loro scorte hanno sacrificato la loro vita per i valori della libertà, della democrazia, del rispetto delle regole e della legalità. Chi passerà di chi avrà quei principi e quei valori ad ispirarlo nella quotidianità”. La mancanza di sicurezza sul lavoro, il non rispetto dei diritti dei lavoratori vanno a braccetto con le mafie, che proprio sull’illegalità prosperano a danno delle lavoratrici e dei lavoratori. 

“Bisogna sempre avere una grandissima attenzione a questo tema, purtroppo le vittorie dello Stato rispetto alla criminalità organizzata a volte fanno ritenere che tutto è passato, tutto è risolto e non è così. La criminalità organizzata continua ad essere forte e quindi occorre una grande attenzione perché la vera sconfitta della criminalità organizzata risiede nella coscienza delle persone” ha detto il procuratore della repubblica del Tribunale di Bari, Roberto Rossi presente all’inaugurazione insieme al presidente della Corte d’Appello di Bari Francesco Cassano, il presidente del tribunale di Bari, Alfonso Orazio Pappalardo, il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese e il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Antonio Ficchì.

Dopo l’inaugurazione del murale le celebrazioni della Uil in ricordo delle vittime delle mafie e sul lavoro si sono spostate nel liceo Fermi di Bari dove gli studenti hanno dialogato con Bombardieri, Ronzoni, Montinaro e Pappalardo sui temi della legalità e delle mafie. 

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