In Puglia sempre più poveri, oltre 20mila domande di assegno unico in 4 mesi

Lo Stato nei primi quattro mesi di quest’anno ha erogato 6,4 miliardi di euro per l’assegno unico universale. Ma se la situazione a livello nazionale è pressoché invariata rispetto allo scorso anno, non si può dire lo stesso della Puglia.

Partiamo da un dato, “le domande presentate all’Inps nel primo quadrimestre di quest’anno sono state 283.314 su tutto il territorio nazionale. Di queste il 7,3% arrivano dalla Puglia (20.814), dato di per sé già preoccupante, ma che lo diventa ancor più se si confrontano i dati con il 2023 dove la Puglia copriva il 7,1% delle richieste. Non solo, se nell’arco dei 12 mesi del 2023 dalla Puglia sono state presentate 57.109 domande, in soli quattro mesi di quest’anno la Puglia ha presentato quasi la metà delle domande dello scorso anno. I salari sono fermi da vent’anni, 6,7 milioni di lavoratori hanno i contratti scaduti, c’è una crisi dei consumi e un’inflazione che erode redditi da lavoro e pensioni. Quando dicono che in Puglia l’occupazione cresce, dimenticano di specificare che si tratta di rapporti di lavoro a termine o precari” spiegano Gianni Ricci, segretario generale della Uil Puglia e Azzurra Schirosi, segretaria regionale Uil Puglia, i quali sottolineano la “condizione di fragilità della società pugliese che continua a crescere e a consolidarsi, non si tratta di una congiuntura avversa. La mancanza di lavoro, la precarietà, il lavoro irregolare, il sommerso, determinano queste sacche di povertà dalle quali difficilmente si potrà venir fuori a meno che non ci sia un impegno serio e programmatico delle amministrazioni locali e del Governo”.

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