Dati INAIL: aumento esponenziale degli infortuni sul lavoro

“I dati INAIL non fanno altro che certificare una situazione non più accettabile che il sindacato denuncia da tempo, sia a livello nazionale che regionale. L’aumento degli infortuni, pari a quasi il 50% rispetto al 2021, fa rabbrividire, specie alla vigilia della spesa di miliardi di euro di fondi europei. Questa corsa al profitto, obiettivo da conquistare sulla pelle dei lavoratori, va contrastata e fermata subito”.

Lo dichiara Franco Busto, segretario generale della UIL di Puglia.

“Non è una sorpresa che l’incremento maggiore si registri al Sud, così come non sorprende la percentuale elevatissima, sempre nel Mezzogiorno, di infortuni in itinere: è la logica conseguenza dell’assenza di infrastrutture all’altezza e di un sistema dei trasporti inadeguato, che costringe i lavoratori a utilizzare mezzi propri o, peggio ancora, in taluni settori, ad affidarsi a organizzazioni illegali, come i così detti caporali”.

“La UIL – conclude Busto – ha lanciato da più di un anno la campagna Zero Morti Sul Lavoro, non una semplice uscita mediatica, ma un contenitore di proposte concrete che anche in Puglia abbiamo declinato con le amministrazioni locali. Innanzitutto vorremmo che la legge regionale che destinerà più fondi all’attività ispettiva dello Spesal arrivasse subito in giunta: è assurdo che in un cantiere, uno dei migliaia di cantieri sorti come funghi in Puglia negli ultimi mesi, si riceva in media un’ispezione ogni venti anni. Allo stesso modo, insistiamo sulla necessità di una norma regionale che escluda dai bandi pubblici, a cominciare da quelli legati al PNRR, le aziende che non rispettano gli standard di sicurezza (o che hanno precedenti in tal senso) e che non applicano i contratti nazionali di riferimento firmati dai sindacati confederali. Non tragga in inganno la lieve diminuzione degli infortuni mortali in Puglia: questa continua ad essere una strage silenziosa, non morti bianche ma morti rosse che meritano azioni più incisive”.

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