“Dalla piazza di Bari grande risposta, ora verso lo sciopero generale”
I segretari generali di Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e della Uil Puglia, Franco Busto, commentano la manifestazione di Piazza Prefettura chiusa dall’intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini
La piazza delle manifestazioni sindacali a Bari, davanti il Palazzo del Governo, si è riempita questa mattina delle bandiere rosse della Cgil e blu della Uil per la manifestazione indetta nell’ambito della mobilitazione contro la manovra economica del Governo, chiusa dall’intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Positivo il giudizio delle confederazioni pugliesi sull’adesione alla protesta che punta a correggere la legge di bilancio in tema di fisco, pensioni, lavoro, welfare, pensioni, e lancia lo sciopero generale del 16 dicembre che vedrà ancora il capoluogo pugliese essere una delle piazze della mobilitazione.
“Abbiamo mandato l’ennesimo segnale forte al governo: questa manovra, così come è impostata, è inadeguata e non dà risposte e prospettive ai problemi dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate, non riduce il divario tra Nord e Sud, lascia inalterate le ingiustizie fiscali ed economiche, si fonda ancora sul precariato come sistema perverso sul quale rischia di fondarsi il lavoro de futuro”, afferma il segretario della Uil Puglia, Franco Busto. Noi non ci fermiamo, andiamo dritti per la nostra strada finché non otterremo garanzie per quella parte della società che soffre e che chiede a gran voce dignità e tutele. Andremo dritti per la nostra strada a cominciare dallo sciopero generale del 16 dicembre, che vedrà la piazza di Bari ancora protagonista”.
“La bella piazza di Bari di oggi chiede giustizia sociale, chiede che si affrontino le crescenti disuguaglianze e questo vale per le persone e per i territori; ancora, che si guardi al lavoro, al Sud, ai giovani, alle donne per dare speranza di futuro al Paese”, commenta Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia. “Questa piazza di Bari di oggi chiede alla politica di venire a guardare le facce di pensionati e lavoratori, le loro vite, la difficoltà crescenti nell’affrontare i costi per le cure, la casa, la formazione, le utenze, con una inflazione che erode sempre più i redditi. Venga anche Salvini, che dice che siamo contro i lavoratori. Chi pensa che ci sia nelle nostre piazze, se non lavoratori, pensionati, giovani in cerca di occupazione? Ma dopo tutto cosa ne sa Salvini di lavoro? Impari a rispettare il sindacato e ricordi che lo sciopero è esercizio democratico e libertà garantita dalla Costituzione. C’è una larga parte del paese che ha pagato più duramente la crisi del 2008 e questa legata alla pandemia, con i salari tra i più bassi d’Europa, pensioni medie di 700 euro, giovani che emigrano soprattutto dal Sud, spopolamento delle città, arretramento dei servizi pubblici. Questo è il paese reale. A questa parte di paese Cgil e Uil hanno dato voce oggi e daranno voce con ancor più forza il prossimo 16 dicembre nel giorno dello sciopero generale”.