Contagi nella centrale operativa 118 di Bari. Busto e Vatinno: “Qualcosa non funziona nelle misure di prevenzione”

“Se metà del personale è risultato positivo, mettendo in ginocchio un servizio fondamentale in questo momento emergenziale, vuol dire che qualcosa non ha funzionato e che c’è qualche falla nelle misure di prevenzione e di sicurezza, tutt’altro che impermeabili”.

Franco Busto, segretario generale della UIL di Puglia e Giuseppe Vatinno, segretario generale della UILFPL Puglia, commentano così la notizia del contagio Covid-19 che ha colpito metà dei lavoratori della centrale operativa del 118 di Bari.

“Ora dovremo fare i conti con una pianta organica dimezzata che si ritroverà a fronteggiare una mole di chiamate elevatissima e in costante aumento, con i conseguenti, ulteriori disagi per la cittadinanza barese. Purtroppo, ci ritroviamo a ribadire quanto già sosteniamo da anni, ovvero che nella sanità locale ci sono deficit di personale insostenibili già in tempi ‘normali’, figurarsi con una pandemia in corso”.

“E’ bene ricordare – concludono Busto e Vatinno – che la centrale del 118 a Bari costituisce già di per sé un’anomalia rispetto alla prassi comune agli territori, essendo ubicata nel Policlinico e non negli uffici Asl. Capiamo le difficoltà e la concitazione del momento, ma forse sarebbe il caso di aumentare i controlli sulle misure a tutela della salute e della sicurezza del personale sanitario, che in queste settimane sta sopportando uno stress straordinario in condizioni troppo spesso precarie”.

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