Basta bonus aumentate i salari

“È arrivato il momento di aumentare gli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori pugliesi. Non esistono più alibi, tutti gli indicatori e gli operatori di settore lo stanno dicendo da tempo. Anche il sismografo di Unioncamere sostanzialmente evidenzia questo. Nel 2023 l’economia pugliese è cresciuta, +0,82% (seconda migliore performance del sud Italia dopo la Campania), sono aumentati gli addetti in quasi tutti i settori (+2,3% di occupati secondo l’Inps) e sono aumentati i consumi delle famiglie, ma non il potere d’acquisto. Questo significa che i lavoratori sono sempre più poveri. La qualità della vita dei lavoratori pugliesi non è più ignorabile. Intere generazioni hanno vissuto per lavorare e nulla più. È arrivato il momento di invertire la rotta. Le lavoratrici e i lavoratori pugliesi arrancano, tentando in qualche modo di arrivare a fine mese. Non sono i bonus elargiti una tantum che cambieranno la situazione. Non possiamo più accettare che il sistema si basi su concessioni calate dall’alto. Non vogliamo passi l’idea che certe misure siano un regalo che lo Stato o le amministrazioni locali fanno ai lavoratori, che ogni giorno si guadagnano il diritto al riconoscimento della loro piena autonomia e della capacità di autodeterminarsi. Di immaginare un futuro che oggi gli è negato” dichiara Gianni Ricci, segretario generale della Uil Puglia.

“Abbiamo indicato da tempo il modo per farlo: detassare gli aumenti contrattuali di primo e di secondo livello, non assegnare più contributi alle aziende che non rinnovano i contratti, che non rispettano le norme sulla sicurezza e che delocalizzano le produzioni non pagando le tasse in Italia. Le imprese vanno sostenute quando portano ricchezza diffusa sul territorio e benessere per tutti, non quando hanno come unico scopo il profitto – continua Ricci – In un periodo di grandi promesse elettorali non abbiamo sentito parole rivolte ai lavoratori. Le vane promesse degli ultimi giorni sono solo fumo negli occhi. Ci aspettiamo di più e non siamo più disposti ad aspettare”.

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