Il futuro della comunicazione
La comunicazione sta cambiando. L’andamento è chiaro ed inequivocabile, lo dimostrano gli ultimi dati Censis aggiornati a dicembre 2022. Tra i canali di informazione tradizionali l’unica che regge è la radio con il 79,9% degli italiani che la ascolta. Continuano a calare media e stampa che raggiungono solo il 25,4%. I social network primo strumento di comunicazione stanno ridisegnando il loro assetto. Calano Facebook (51,4%) e Twitter (20,1%), restano altissimi i dati di utilizzo di YouTube (83,3%), Instagram (80,9%) e su tutti Whatsapp (93,4%).
Ne ha discusso il professor Franco Liuzzi, docente della facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Bari nel secondo appuntamento di Qualcosa è cambiato, ciclo di incontri sulla comunicazione altra, organizzato dalla Uilpa Bari – Bat. “Il mondo del lavoro ha bisogno di comunicare di più e meglio di come fa. Un approccio nuovo per far modificare in meglio i comportamenti delle persone è la sensibilizzazione. Una azione di sistema da fare tutti i giorni sino ad ottenere una partecipazione superiore”.
All’incontro ha preso parte anche il segretario generale della Uilpa Sandro Colombi che ha ricordato il cambio di marcia intrapreso dalla Uil sulla comunicazione “bisogna definire con precisione i bisogni, noi l’abbiamo fatto. Noi sindacalisti siamo dei comunicatori, una comunicazione efficace non è uno sterile esercizio di stile ma è attrattiva e lo è anche nei confronti della società”.