“Bene la riapertura della Bari-Andria, ma ancora troppi ritardi sul sistema ferroviario”
“Finalmente dopo quasi sette anni la linea ferroviaria Bari centrale-Andria sud sarà riaperta, come annunciato dall’assessora Maurodinoia. La chiusura della tratta dopo il terribile incidente che costò la vita a ventitré persone ha creato disagi a lavoratori e famiglie. Abbiamo più volte sollevato la necessità per la Puglia di migliorare la sua offerta del trasporto ferroviario, aumentando il numero di corse giornaliere che oggi sono 889, contro le 2173 della Lombardia. La riapertura della Bari-Andria va in questa direzione. Anche se, ricordiamo, sono ancora tanti i ritardi che la Puglia sconta, dalla Napoli-Bari alla Bari-Bitritto, i cui lavori sono iniziati 34 anni fa” sostiene Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo generale della Uil e commissario straordinario della Uil Puglia.
“Ci auguriamo che le procedure burocratiche e tecniche siano evase in tempi brevi – continua Ronzoni – considerata la strategicità della tratta per la comunità e per i lavoratori che per tanto tempo hanno subito enormi disagi”
Stando all’ultimo rapporto del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile in Puglia la percentuale di popolazione mobile si aggira intorno al 70% con punte del 77% nel basso Salento, 72% nel tarantino, 71% nella provincia di Bari, 69% nel brindisino, 66% nel foggiano e 64% nella Bat. “Di qui la necessità di investire sulla rete metropolitana, sulle ferrovie e sulle ciclovie e di promuovere l’integrazione dei servizi di mobilità. Aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico favorendo comportamenti virtuosi e accompagnando la regione verso quella transizione ecologica che ci chiede l’Europa” conclude Ronzoni.