“Povertà in aumento al Sud: rifinanziare gli strumenti di sostegno al reddito e programmare gli investimenti”
“E pensare che, per qualche giorno, qualcuno aveva messo in discussione la proroga del blocco dei licenziamenti…”.
Franco Busto, segretario generale della UIL di Puglia, commenta i dati dell’Osservatorio Statistico Inps, secondo il quale sarebbero circa 744mila i nuclei familiari (per un totale di 2 milioni di persone coinvolte) che, solo nel Mezzogiorno, beneficiano di misure di sostegno al reddito, con il numero di indigenti ormai in crescita esponenziale.
“Non bisogna perdere tempo – incalza Busto – e porre subito le basi per la ripartenza del Paese, viaggiando su un doppio binario programmatico: da una parte garantire i fondi per il contrasto alla povertà e di sostegno al reddito, ammortizzatori sociali compresi, dall’altra con un piano di investimenti concreto che punti alla modernizzazione e all’innovazione del Paese e che abbia come stella polare la creazione di nuove opportunità occupazionali”.
“All’orizzonte – spiega ancora il numero uno della Uil regionale – c’è una marea di risorse provenienti dall’Unione Europea che non possiamo permetterci il lusso di disperdere. Dobbiamo utilizzare quei fondi impegnandoli con decisione nel Mezzogiorno, che va considerato finalmente nel suo insieme come macro-area strategica e non come terreno per interventi spot. Le priorità devono essere il miglioramento del sistema sanitario, dei servizi e delle infrastrutture: solo così anche questa parte del Paese diverrà attrattiva per i grandi capitali nazionali ed esteri”.
“Tuttavia – conclude Busto – ora più che mai è fondamentale mantenere quante più linee di contrasto all’impoverimento generale: gli ammortizzatori sociali e il fondo povertà vanno rifinanziati con puntualità, snellendo quanto più possibile le procedure burocratiche di accesso, sia a livello nazionale che locale. A tal scopo, forse sarebbe il caso di ripensare la pubblica amministrazione, che non deve essere più vista come un fardello su cui abbattere la mannaia dei tagli verticali e del blocco del turnover, ma come un sistema essenziale da efficientare e potenziare”.