23enne morto sul lavoro in provincia di Foggia

“Proprio il giorno dopo l’incontro con il Governo, dal quale sono emerse solo proposte evasive rispetto alla nostra richiesta pressante di misure forti per il contrasto alla strage nei luoghi di lavoro, ci ritroviamo a piangere l’ennesima vittima in Puglia, stavolta in provincia di Foggia. Basta con il cordoglio di facciata e con i programmi a lungo termine: servono investimenti, risorse e controlli più rigorosi. Adesso!”.

Il segretario generale della Uil di Puglia, Gianni Ricci, non usa mezzi termini per commentare la morte sul posto di lavoro di un operaio 23enne nelle campagne di Stornara.

“La Puglia è tra le regioni con maggiore incidenza di infortuni mortali nei luoghi di lavoro: ben 96 lo scorso anno (e oltre 1000 in Italia) e già 6 nel 2024, una media di tre al mese. Come avrebbe reagito lo Stato se tutte queste vittime fossero state vittime di mafia? Zero Morti sul Lavoro non resti solo uno slogan, ma un obiettivo comune da raggiungere con l’impegno vero della politica e delle istituzioni, a ogni livello”.

“Ci auguriamo che anche stavolta la magistratura faccia rapidamente il suo corso, ma continuiamo a chiedere una procura speciale e che, di conseguenza, vengano considerati omicidi quelle morti che hanno una responsabilità chiara da parte di quei datori di lavoro che non rispettano le norme sulla sicurezza. Inoltre chiediamo maggiori assunzioni di ispettori visto che ad oggi un cantiere viene controllato ogni 15 anni, chiediamo prevenzione e formazione investendo i miliardi dell’avanzo Inail ora inopinatamente dirottati nella fiscalità generale, chiediamo che le aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali di settore correttamente restino fuori dai bandi pubblici e dalle associazioni di categoria. Lo chiediamo da anni e pretendiamo risposte ora!”.

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